Questo è un libro sotto forma di diario sull’evento che nel 2020 ha sconvolto l’Italia e il mondo, la pandemia di Sars-Cov2. Ogni fatto, storia, riflessione che vi sono raccontati sono accompagnati, oltre che da alcune clip tematiche, da canzoni, scelte secondo la sensibilità e il gusto dello scrivente, perché oltre le parole, viene la musica, che spesso ci salva la vita o semplicemente ci aiuta a renderla più gradevole. Questo lavoro è dedicato alla memoria delle vittime e ai loro familiari, ma anche a tutti quelli che provano a diventare migliori.
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Con l'amichevole partecipazione di:
Sandro Sassoli
Esperto in comunicazione multimediale (Roma)
«La speranza è un prestito fatto alla felicità»
Cristina Longhini, farmacista (Bergamo)
«Quando ero piccola, con mamma e papà raccoglievamo i bucaneve, che fioriscono a febbraio, nella neve. Questo fiore, infatti, è simbolo di consolazione e speranza, di passaggio dal dolore a un nuovo inizio, è il simbolo di chi, come noi, è avvolto nella fredda neve, con il sole caldo che ci ricorda la primavera»
Paolo Bernacca
Grafico e illustratore (Roma)
«Capiamo gli errori commessi e sarà facile tornare in armonia con la Natura»
Paola Comin
p. r. cinematografica (Roma)
«Durante il lockdown, Roma mi sembrava una bella donna addormentata dopo aver fatto l’amore».
In memoria delle vittime - Spoon River (sezione in costruzione)
Renato Federici
(9 settembre 1947 - 21 marzo 2020)
Operaio tessile - Martinengo (Bergamo)
«Un uomo unico, un eroe»
(il figlio Diego)
Ida Mattoni
(22 ottobre 1946 - 25 marzo 2020)
Operaia tessile - Martinengo (Bergamo)
«Meravigliosa e altruista. Se aveva 10 dava 9 agli altri» (il figlio Diego)
Armando Invernizzi
(17 agosto 1953 - 27 marzo 2020)
Elettricista - Azzano San Paolo (Bergamo)
«Energico e pieno d'amore. Metteva sempre la sua famiglia al primo posto» (la figlia Sara)
Ottavio Brazzo
(29 novembre 1943 - 17 marzo 2020)
Ex titolare di pizzeria, pensionato
Almè (Bergamo),
originario di Gavello (Rovigo)
«Ricorderò sempre il suo particolarissimo, mezzo sorriso, che significava la sua felicità»
(Tamara Caterina Brazzo)