
Giampaolo Dal Pane
Imprenditore ortofrutticolo (Castel Bolognese - Ravenna)
«Cambiamento dopo la pandemia? Balle. Non serve attendere una tragedia per trasformare se stessi e la società»

Giambattista Sperandio
Magazziniere (Glasgow - Scozia)
«In questi giorni la felicità è come le chiavi che non trovo e dopo un po’ mi accorgo che stanno sotto il naso»

Mauro Vicini
Esperto agricolo e imprenditore (Reggio Emilia)
«In una fase il cui i problemi paiono non risolvibili, la ricerca dell'innovazione può aprire scenari di cambiamento anche strutturale»

Luca Regazzi
Giornalista (Bologna)
«Quando ne usciremo, nulla sarà come prima. Il Covid lascerà cicatrici indelebili. Molti auspicano un cambio di paradigma, sognando una società più a misura d’uomo e meno schiava dell’economia. Ma il mondo sarà in grado di aprirsi a un nuovo umanesimo? Temo che prevarranno la diffidenza e l'asocialità»

Ermi Bagni
Consulente del settore agroalimentare (Modena)
«La musica è una legge morale che mette le ali al pensiero»

Luigi Rodighiero
Architetto (Terlago - Trento)
«Facendo il vuoto dentro di noi, forse potremmo essere riempiti da ciò che dà senso alle nostre vite. È compito di ciascuno di noi cercarlo senza mai perdere la speranza. Il vuoto e il silenzio sono essenziali nelle arti, dalla musica alla letteratura alla pittura»

Nico Dalla Via
Presidente Confcommercio Legnago (Legnago - Verona)
«Vogliono far morire le piccole attività o inglobarle in franchising internazionali. A breve non solo i negozi di vicinato verranno fagocitati, ma anche artigiani»